Imaginare la pace si deve!

Quindici case editrici di tutto il mondo pubblicano una versione per bambini di Imagine di John Lennon, con il patrocino di Amnesty International.

di Franca De Sio, Il Pepeverde

Imagine è uno dei più grandi capolavori della musica pop. È una canzone che noi adulti abbiamo radicata nell’anima, se continuiamo a sperare: «You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one». Non era solo, l’uomo che la suonava al pianoforte, davanti al Bataclan, il giorno dopo l’attacco terroristico, nel 2015. La pace non è un sogno irrealizzabile, nonostante tutto.

Il 21 settembre 2017, Giornata internazionale della Pace, è uscito l’album illustrato Imagine. E stato pubblicato in contemporanea in quattordici paesi, dagli Usa al Messico, all’Argentina, alla Romania, all’Olanda e alla Corea. Per l’Italia ne è editore Gallucci. La traduzione italiana dei versi di John Lennon è opera di Altan, così bravo a raccontare ai bambini, con la sua Pimpa, i piccoli gesti che insegnano i grandi valori della solidarietà e della pace. Le illustrazioni, per tutte le edizioni, sono di Jean Juillien, poliedrico artista con una particolarissima visione, ironica e a volte caustica, del nostro tempo; autore della rivisitazione del simbolo grafico della pace, con iscritta nel tondo la torre Eiffel, dopo gli atti terroristici di Parigi.

Nell’albo Imagine, è autore di un’antiretorica trasformazione della colomba della pace in un più banale piccione, proprio per sottolineare che può esserci anche una banalità del bene, se tutti lo vogliamo. È facile per i piccoli seguire un piccione, che spiega i concetti mentre esce dalla metropolitana, si fa trasportare da un peschereccio, vola a dividere litigi con gli altri uccelli, condivide con loro il cibo e li accoglie tutti sotto la sua ala protettiva.

Che grande gioia è poter mettere in mano ai bambini Imagine

In questi ultimi tempi davvero non sapevamo come dirglielo, che devono avere speranza in un mondo migliore. Forse non avranno mai ascoltato la canzone di John Lennon, ma ora possono leggerne le parole in inglese e, a caratteri più grandi, in italiano. Possono seguire i tratti morbidi e i colori rassicuranti e pieni delle illustrazioni su doppia pagina.

Nella prefazione Yoko Ono si rallegra di vedere le parole di suo marito così ben illustrate e ricorda che dobbiamo sempre portare l’amore nel cuore: «Imagine è una dichiarazione di grande potenza, scritta con profondissimo amore per l’umanità e per il suo futuro». E stata scritta quando gli Stati Uniti erano in guerra nel Vietnam spesso poeti e scrittori danno il meglio di sé in questi casi. Nell’ultima pagina è riportato in inglese il testo della canzone. A fronte, Amnesty International, alla quale saranno devoluti parte dei proventi della vendita del libro, si rivolge ai bambini con una raccomandazione: la pace ci fa vivere serenamente, ma perché ci sia dobbiamo impegnarci a comportarci con gentilezza, equità e giustizia. Dobbiamo difendere i diritti umani, che sono di tutti, che sono stati proclamati con la Dichiarazione Universale, nel 1948, quando si è voluto dire «mai più» alla guerra.
Imagine ha parole semplici, che possono capire anche i bambini, e gli adulti possono capirle? Nessun confine, niente per cui uccidere o essere ucciso, nessuna religione, vivere tutti in pace, è un messaggio marxista? È un’utopia? Noi adulti ci stiamo ancora ragionando sopra.

Ma per il futuro dei nostri piccoli dobbiamo cantare «Imagine all the people living life in peace» e, finalmente, leggere loro questo bellissimo albo. Lo farò anch’io. Non dimenticherò mai l’immagine di un volto di donna, per metà cancellato dal napalm, che cantava Imagine accompagnata da un’orchestrina di mutilati di guerra, ad Hanoi.