Aspettando Halloween: a caccia di ragni

Si fa presto a dire ragno. Sono ben 114 le famiglie censite che comprendono ben 44.906 specie e che rendono questo aracnide diffuso in tutto il mondo. Un “coinquilino” spesso non gradito, tanto che esiste una parola specifica per definire la paura dei ragni: aracnofobia.

Chi ha paura dei ragni deve stare in guardia: con l’avvicinarsi di Halloween sbucheranno da ogni dove. La festa di origine anglosassone, infatti, è strettamente legata a simbologie paurose e terrificanti, declinate però con allegria quando si tratta di bambini. Dai travestimenti al celebre gioco del “Dolcetto o scherzetto?”, la festa di Halloween per i più piccoli è soprattutto un’occasione per confrontarsi con alcune paure sdrammatizzandole. Streghe, vampiri, zombie sono protagonisti, accompagnati spesso da gatti neri, civetti e… ragni!

Il ragno è un animale inquietante? Beh se si pensa che il più grande al mondo – il Ragno Golia – può misurare fino a trenta centimetri, sicuramente sì.
Eppure, fin dai tempi più antichi, l’immagine “terrificante” del ragno si è accompagnata a quella di animale magico e beneaugurante. Cosa che gli ha permesso di essere il protagonista di una delle nursery rhymes più famose del mondo anglosassone.

Whisky il ragnetto

Whisky il ragnetto racconta di un piccolo ragno che vuole arrivare in cima a una montagna. Impresa non facile se non si tratta di un Ragno Golia… Un’avventura a suon di musica per diventare grandi… senza paura!

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Dedicata ai più grandicelli, invece, la storia di Spartaco il ragnetto farà riflettere su una delle capacità che rende unico questo aracnide: la tessitura della tela per catturare gli insetti. E se le ragnatele sono al centro dell’avventura narrata e illustrata da Etienne Delessert, i cambi di prospettiva faranno riflettere sull’onore e sull’ingegno.

Chi ha paura dei ragni adesso?